Nessuno osa dirlo ma è la verità, correre fa male, fa male alle gambe quando si spinge al massimo, fa male ai polmoni quando respiri troppo forte l'aria gelida del mattino, fa male quando tutto il corpo corre per sorpassare i suoi limiti. La nausea ti può assalire dopo una maratona, i crampi possono torturarti lungo i pendii di un trail, il cuore ti sembra scoppiare se provi a battere il tuo personale sui 10 km.

E' vero, è come la raccolta d'immagini che su facebook in questi giorni è diventata virale, che come titolo recita "correre fa bene". I cadaveri vestiti da runners ritratti attorno alla scritta fanno intendere l'esatto opposto. Eppure se a vedere quell'immagine o quella geniale raccolta d'immagini siamo noi addetti ai lavori, aka runners, la chiave di lettura è inequivocabile, faticare fino allo sfinimento alla ricerca dei propri obiettivi appaga, sempre e comunque, certo a stare seduti sul divano e guardare la televisione non si rischia d'infortunarsi e tanto meno l'infarto (almeno a breve termine!). Sì, ad essere proprio sinceri, cercare di battere i propri limiti, qualunque essi siano, non fa proprio sempre bene al corpo, ma non dobbiamo dimenticarci del percorso, del lavoro, che ci porta ad un cambiamento che fa bene all'anima e ci rende migliori, più completi, permettendoci di approfondire la conoscenza con noi stessi.

Sì, effettivamente correre fa male, fa male a chi non lo fa.

runnerpillar.com, 26 gennaio 2017