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UTMB 2017 - POKER DI ORCHI ALLA TDS

Per il terzo anno consecutivo partecipo ad una gara del circuito UTMB e quest'anno ho pensato di correre la TDS (120km 7300D+).

Ahimè il gruppo creato inizialmente è decimato da infortuni vari e rimaniamo in quattro orchi.

La partenza della gara è fissata per il mercoledi 30 agosto da Courmayeur alle ore 6 e con orco nonsaancorabenecosa partiamo il martedì con la consueta e scaramantica organizzazione camper orco elliot40, scorte di carboidrati, liquidi come se piovesse, reparto farmacia al completo con arnica, canfora, vaselina, oki, novalgina, aspirina, diarstop, amuleti e chi più ne ha più ne metta.

Abbiamo appuntamento al ritiro pettorali il martedì sera con orco fabry che già presidia Courmayeur dal primo pomeriggio e a Chamonix nel desk di soccorso abbiamo l'orcoSmaug, in caso di necessità fa sempre piacere una voce amica.

Le pratiche per il ritiro del pettorale e lo scrupoloso controllo del materiale obbligatorio scivolano in fretta ma si fa sera, aumenta l'agitazione, si va a letto presto con il serbatoio pieno di cibo sano (pasta in bianco, parmigiano, bresaola). L'orcoFabry si rintana in Val Veny dove gli prepareranno un'ottima polenta concia tipico carburante da prova endurance e ci rifissiamo l'appuntamento per le 5.30 (sigh!) alla consegna sacche.

Dell'orcoTartaro nessuna notizia e pensavamo di averlo perso in Normandia o giù di lì, verremo a conoscenza della sua partecipazione solo dalla chat.

Alle 5.30 i tre moschettieri sono riuniti e in griglia, fa già caldo e ancora buio e l'adrenalina sale, è ora! si parte in assetto da guerra e nella mischia non si riesce a prendere il ritmo e si formano code che costringono ad andare al passo; ali di folla che applaudono i runners (ma chi glielo fa fare, potrebbero stare a dormire!).

Affrontiamo le prime salite e conquistiamo il primo colle tutti e tre allo stesso passo fino al Lac Combal con panorama stupendo pallido sole e pascoli di mucche da attraversare con immensi campi minati da buse di dimensioni spropositate, pestare porta fortuna ma così è troppo!

Sulla salita al colle della Chavannas i problemini meccanici di orco fabry e orco nonsanacorabenecosa iniziano a farsi sentire e arrivato sulla cima rimango da solo e tramite app verifico la posizione dei miei due.

Non arrivano e mi butto giù a rotta di collo dal colle, le gambe ci sono, la testa pare ci sia, c'è tanta voglia di correre , c'è tanta voglia di portarla a termine di dare frutto ad un luglio ed agosto di allenamenti intensi (si parla di circa 600 km al mese tra corsa e bici per circa 90 ore di allenamento con migliaia di metri di dislivello) e così si arriva al 50esimo a bourg saint maurice il punto più basso e si deve affrontare il dislivello più importante di 2000 D+ tutto di un fiato (si fa per dire). Che meraviglia, che montagna, che percorsi e che salite e poi le discese, a differenze di altre gare qui non ti inventi nulla.

Davanti a me vedo diversi runners cadere come birilli inginocchiati con conati e psicologicamente non aiuta ma mi impongo di bere e mangiare regolarmente e le mie gambe ringraziano e fanno il loro dovere.

Arriva la base vita di Cormet de Roselend al 67 esimo, sto bene e mantengo un buon ritmo.

Mi cambio completamente, mi do una rinfrescata, un bel piatto di pastasciutta col sugo e pane (vedo nella padellona della pasta un rocco di burro che campeggia e "inumidisce" la porzione; ebbene penso che in tutta la mia vita non ho mangiato cotanta quantità di burro!!) e speriamo di non far fuoriuscire da sopra e da sotto nulla!!!

Telefono all'orco betta la mia super assistente, psicologa, addetta stampa, supporter e anche moglie per avere aggiornamenti sui miei due amici che hanno preferito ritirarsi al colle del petit saint bernard.

Grande seguito da casa #iotifogarax e grande conferma che sto mantenendo un buon ritmo ma non devo mollare.

Modalità notte attivata e arriva anche la pioggia ovviamente con il buio e le pietre scivolose in discesa per non farsi mancare nulla; ma la pioggia fa quasi piacere a 2200 metri a 2 nantes con vento praticamente tiepido.

Attraverso il secondo tratto più difficile per arrivare al col Joly e poi per tuffarsi con cautela in 4.5 km di discesa tecnica verso Contamines.

Ancora tre cime, tre piccole cime che sembreranno infinite e insormontabili e che fortunatamente affronto con il mio nuovo compagno di viaggio e tra una chiacchiera e l'altra si arranca ma mi impongo di non fermarmi in salita ridurre il ritmo ma andare avanti e gestire la crisi che è solo di testa.

Provo a distrarmi guardando indietro la fila interminabile di lucine, provo a mangiare qualcosa ma devo sputarlo, provo a bere ma non riesco e siamo nel pieno della crisi. Troppo tardi per telefonare a Orcobetta che invece scoprirò essere collegata ancora alle tre di notte! Qui inizia la vera gara la gestione della fatica, le gambe che accusano tutti i km, lo stomaco che è stufo di ingurgitare gel, barrette, minestrine con tanto di quel dado che ritorna peggio di una peperonata con le cozze.

Bisogna volare, bisogna staccare la testa, bisogna pensare a cosa si sta facendo: nulla di eccezionale ma qualcosa di particolare, qualcosa che richiede delle qualità, delle capacità innate e/o allenate e il giorno successivo sarai nuovamente con i soliti problemi da gestire ma con "qualcosa" in più da raccontare e allora con la mente costruisci il racconto di queste ore di corsa, fermi le immagini che hai visto ma nulla di tutto questo riuscirai a trasferire completamente "sono cose mie".

E allora vedi che ce la puoi fare sei già a les houches e mancano solo 10 km di pianura e corro verso Chamonix affiancato dal mio nuovo amico e da un belga a cui abbiamo fatto da gregari negli ultimi km.

Per essere l'alba Chamonix è già sveglia e come per tutto il percorso e per tutte le ore un gran tifo che ti accompagna. Ci siamo sono finisher in 25h16'!!! Riesco ancora a correre a prendermi il gilet dal valore inestimabile e poi mi godo un po' di arrivi seduto al dehor di un bar con caffè e croissant più buoni del mondo.

Ci tengo a ringraziare l'orco betta onnipresente, il mio coach Sergio Benzio #sport2win che mi fa correre in tutti i sensi, il Dott. Alberto Massasso con i suoi preziosi consigli non solo alimentari; tutti i miei amici che mi hanno seguito, sostenuto e affiancato negli allenamenti (vedi Orco Giova in primis) e la cumpa di Oulx capeggiata da Sergio Gallicet e Patrizia Roussel #sge20; in particolare i miei piedi ringraziano #noene per i plantari Ergo pro ac+ forniti.

Siamo orchi oltre le gambe c'è di più.

orcosmigol
maurizio garassino, 23 settembre 2017

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Grandissimo "Orcosmigol"!!!...che impresa! Grazie per le tue intense emozioni che hai condiviso e per quelle "solotue"... ;)

Luis Saibon, 24 settembre 2017

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